Alla scoperta dei nostri Lambruschi
Il Lambrusco deriva dal vitigno “labrusca”, già noto agli Etruschi e ai Romani, ancor prima ai Galli Liguri. Lo ritroviamo spesso in testi storici del I secolo citato come la “labrusca”. Le testimonianze del tardo 1600 sono di documenti in cui si parla di “uve nere forti”, provenienti da varie zone del modenese, tra cui Sorbara. Fino al più grande ampelografo italiano, Italo Cosmo, nella sua monumentale opera “Principali vitigni di vino coltivati in Italia”, descrive tre diversi Lambruschi modenesi: il Grasparossa, il Salamino ed il Sorbara, che viene giudicato dallo stesso Cosmo il più importante, perché dà un vino più pregiato.
Il LambruscoSorbara
Noto anche come Lambrusco della viola per il suo caratteristico sentore floreale, secondo il disciplinare di produzione, può essere prodotto con un 60% minimo di uve del vitigno omonimo ed un 40% massimo di Lambrusco Salamino.
Le caratteristiche organolettiche maggiormente distintive sono : il colore da rosato a rosso rubino chiaro ed una spuma vivace dai toni rosei, delle note olfattive intense e di buona finezza fra le quali si possono riconoscere la violetta ed i frutti come il ribes, mentre al palato il sapore è fresco e delicato, di corpo non molto pronunciato. Può essere prodotto nelle tipologie rosso o rosato, secco, abboccato, amabile e dolce.
Il LambruscoSalamino di Santa Croce
Il vitigno Salamino è senza dubbio il Lambrusco più coltivato del modenese, in quanto possiede un’ottima vigoria e fornisce una produzione copiosa e costante vendemmia dopo vendemmia.
La normativa stabilisce che debba essere prodotto con almeno il 90 % delle uve dell’omonimo vitigno e il 10 % restante da altri Lambruschi Ancellotta e Fortana. La gradazione alcolica minima è 10,5°.
Le caratteristiche organolettiche che lo distinguono sono: il colore rosato o rosso rubino carico con toni che variano al viola ed un’effervescenza abbastanza persistente che accompagna fuori dal bicchiere note olfattive vinose e fruttate. In bocca è fresco, sapido, armonico e moderatamente tannico. E’ ideale per accompagnare qualsiasi pasto.
Lo si può bere nelle tipologie rosso o rosato, secco, abboccato, amabile e dolce.
Il LambruscoGrasparossa di Castelvetro
Indubbiamente elegante ed armonico, sebbene presenti un corpo più sostenuto rispetto alle altre tipologie di lambrusco, è di colore rosato oppure rosso rubino intenso con sfumature violacee e spuma di media persistenza, mentre all’olfatto manifesta note vinose e di frutta fresca.
La denominazione doc stabilisce che venga prodotto con uva di Lambrusco Grasparossa almeno per l’85% ed il resto con gli altri Lambruschi Fontana e Malbo gentile. L’alcol minimo è pari a 10,5.
Il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro può essere rosso o rosato, secco, abboccato, amabile e dolce.